Ricordo di Egle Becchi

Care Colleghe, cari Colleghi, Amiche e Amici
è con vivo rammarico e profondo dolore che vi rendo partecipi della notizia relativa alla scomparsa di Egle Becchi. Una studiosa di elevatissima statura che ha saputo muoversi trasversalmente ai diversi ambiti della ricerca pedagogica: filosofico, storico, empirico, sociale…
Anche per chi non l’abbia conosciuta personalmente, i suoi studi hanno costituito, per generazioni, un punto fermo della formazione di ciascuno di noi, né cesseranno di esserlo in futuro per le generazioni a venire. La sua scomparsa lascia un senso di vuoto, nonostante le colleghe e i colleghi che essa ha formato siano fra i più autorevoli della nostra comunità scientifica. D’altronde, lo sappiamo, non è facile congedarsi dai Maestri, perché, anche quando ci lasciano un’eredità ricca e corposa, comunque, nell’andarsene, vi è qualcosa che essi portano con sé, privandoci forse delle loro condivisioni più preziose.
Anna Bondioli e Monica Ferrari hanno voluto ricordarla, unendo la mozione degli affetti a quella scientifico culturale. A loro, in particolare, e a tutti coloro che sono cresciuti alla sua Scuola, esprimo l’affettuosa vicinanza e il ringraziamento, mio personale, del Direttivo e della neonata Società di Pedagogia Generale e Sociale (SiPeGeS).

Un caro saluto
​Maurizio Fabbri

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Il 3 gennaio 2022 è scomparsa Egle Becchi, professoressa emerita dell’Università di Pavia, ove ha insegnato per molti anni, in qualità di professoressa ordinaria, Pedagogia e poi anche Storia della Pedagogia. Nel 2007 è stata insignita della Medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e della cultura. La sua ricchissima produzione scientifica, iniziata nel 1959 con un saggio sulla fenomenologia e la teoria della Gestalt, è continuata ininterrotta negli anni: del 2021è la pubblicazione del volume dedicato ad Anna Freud presso la casa editrice Morcelliana-Scholé.
I suoi interessi di ricerca si sono concentrati dapprima sullo studio di questioni epistemologiche e sull’individuazione di costrutti euristici che hanno aperto progressivamente, anche grazie a una prospettiva capace di andare al di là degli steccati scientifico-disciplinari, ambiti inediti dell’analisi pedagogica in ottica diacronica, con particolare riguardo all’infanzia, alla sua cultura e alla sua storia. Di seguito si ricordano alcune delle sue pubblicazioni, che esemplificano i molteplici fili rossi del suo peculiare percorso d’indagine, ove la riflessione critica sul discorso pedagogico s’intreccia con quella sulle metodologie dell’indagine empirica, senza trascurare la ricerca sul campo, specie riguardo alla valutazione della qualità dei contesti educativi per l’infanzia. A titolo meramente esemplificativo: La pedagogia della Gestalt (1961), L’organizzazione della ricerca educativa (1975), Sperimentare nella scuola. Storia, problemi e prospettive (1997), senza dimenticare il Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa (curato con B. Vertecchi nel 1984), Il progetto pedagogico del nido e la sua valutazione (curato con A. Bondioli e M. Ferrari, 2002), Idee guida del nido d’infanzia (con A. Bondioli, M. Ferrari, A. Gariboldi, 2002), Scuole allo specchio. Ricerca-formazione con un gruppo di istituti comprensivi lombardi (curato con A. Bondioli e M. Ferrari, 2005). Alla storia dell’educazione, in particolare ai bambini nella storia e alla storiografia dell’infanzia, Egle Becchi ha riservato molteplici studi e ricerche. Per limitarsi ai volumi, si citano Il bambino sociale. Privatizzazione e deprivatizzazione dell’infanzia (a sua cura, 1979), Storia dell’educazione (a sua cura, 1987), I bambini nella storia (1994), Scritture bambine (curato con Q. Antonelli, 1995), Storia dell’infanzia (in 2 volumi curati con D. Julia, 1996), Archivi d’infanzia (curato con A. Semeraro, 2001), Figure di famiglia (a sua cura, 2008), Maschietti e bambine. Tre storie con figure (2011). Ma la sua attività culturale è legata anche alle collane che ha diretto per molti anni con passione, interesse, sensibilità, cura e grande senso di responsabilità, quali Condizionamenti educativi e Storia dell’educazione, presso la casa editrice FrancoAngeli di Milano, alla partecipazione al collegio dei docenti del dottorato di ricerca consortile in Pedagogia sperimentale coordinato da Aldo Visalberghi presso l’Università  “La Sapienza” di Roma e poi del dottorato di ricerca sui temi della Sanità pubblica e delle scienze formative dell’ Università di Pavia, ai convegni e ai seminari che ha organizzato, da sola e con altri nel corso del tempo; ad esempio, per quanto riguarda il primo ventennio del Duemila, si pensi al ciclo di incontri, seguiti insieme a Monica Ferrari e svoltisi presso il Collegio Ghislieri di Pavia, dedicati a quel filone di ricerca sulla storia pedagogica delle professioni concretizzatosi anche in una serie di volumi, tra cui si menziona il primo: Formare alle professioni. Sacerdoti, principi, educatori (curato con Monica Ferrari, 2009).
Egle Becchi ha pubblicato altri volumi e contributi, oltre che numerosi saggi e studi su importanti riviste nazionali e internazionali che qui non è possibile elencare, ha fatto parte del comitato scientifico di riviste e si è attivamente interessata alla formazione dei formatori, nonché dei più giovani ricercatori in campo pedagogico. La sua ricca esperienza di studio è una parte importante del patrimonio culturale di quel vasto ambito di ricerca che al di là dei settori scientifico-disciplinari concerne oggi la pedagogia e i suoi saperi.

Ricordo di Anna Bondioli
Ricordo di Monica Ferrari

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