Convegno: "Culture e futuri dell'educazione: prassi conoscitive e impegno etico-deontologico in pedagogia" 13/14.12.2024

CONVEGNO NAZIONALE SIPEGES

Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”
Via Filippo Re, 6 – 40126 BOLOGNA

Le dimensioni temporali dell’esperienza educativa acquisiscono in questa fase dello sviluppo
storico un rilievo senza precedenti: di fronte a mutamenti epocali di fortissimo impatto evolutivo,
s’impongono spesso letture nostalgiche e anacronistiche, che privilegiano i riferimenti al
passato e alimentano istanze retrotopiche. Ne consegue la necessità per la riflessione
pedagogica di interpretare le trasformazioni in atto, assecondandone le spinte emancipatrici
e riconoscendo in esse quelle tracce di futuro, che interpellano il tempo presente. In questa
prospettiva, la questione deontologica acquisisce un rilievo particolare, per il suo sollecitare
l’agire pedagogico e gli ordini professionali a prevenire chiusure strettamente corporative e ad
aprirsi alle sfide dello Zeitgeist.

Programma intermedio

Venerdì 13.12.2024

ore 09:15
Saluti istituzionali

Giovanni Molari – Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Magnifico Rettore, Ira Vannini – Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Direttrice Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Presidente CRUI, Presidente SIPed

ore 10:00
Saluti di indirizzo

Maurizio Fabbri – Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Presidente SIPeGeS

ore 10:30
I Sessione

Il protagonismo della pedagogia generale e sociale nei processi di trasformazione della contemporaneità
Chair: Isabella Loiodice – Università di Foggia
Relatori: Giuseppe Annacontini – Università di Foggia, Mino Conte – Università di Padova, Sara Nosari – Università di Torino

ore 11:50
II Sessione

Deontologia pedagogica, ricerca, formazione e processi di costruzione
della conoscenza

Chair: Maria-Chiara Michelini – Università di Urbino “Carlo Bo”
Relatori: Vanna Iori – Università Cattolica del Sacro Cuore, Pierluigi Malavasi – Università Cattolica del Sacro Cuore, Pascal Perillo – Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa”

ore 13:00 Lunch

ore 20:00 Cena sociale

Sabato 14.12.24

ore 09:00
IV Sessione

Testimoni del futuro: aperture e culture dell’educazione nel tempo presente
Chair: Maria Grazia Riva – Università di Milano-Bicocca
Relatori: Livia Cadei – Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Catarci – Università di Roma Tre, Cristina Palmieri – Università di Milano-Bicocca

ore 10:45
Conclusioni

Maurizio Fabbri – Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Presidente SIPeGeS

ore 11:00 Assemblea dei Soci e Approvazione del Bilancio

ore 11:20 Elezioni nuovo Direttivo
Dead-line iscrizione: 27 ottobre 2024

Link per iscriversi: https://forms.gle/wYfYzNUvgozAKt62A

Laboratori pedagogici paralleli
(Venerdì – III sessione)

1. Dilemmi, choc culturali e incidenti critici: l’educativo e i suoi conflitti

Il carattere conflittuale, quando non irriducibilmente dilemmatico, dell’impresa educativa è tema tutt’altro che sconosciuto alla letteratura pedagogica. In questo orizzonte di interrogazione, nella sessione si accolgono contributi che – a livello teorico e/o metodologico e/o in riferimento a un’analisi delle pratiche educative – esplorino tale elemento dilemmatico-conflittuale non (solo) come pietra d’inciampo ma anche come il luogo in cui l’educativo e il suo potenziale trasformativo si manifesta e che richiede, quindi, per un adeguato fronteggiamento, una postura epistemica, un carattere metodologico e un atteggiamento operativo squisitamente pedagogici.

Chair: Federico Zamengo – Università di Torino

Position Paper: Mimmo Pesare – Università del Salento, Silvia Guetta – Università di Firenze, Stefania Ulivieri Stiozzi – Università di Milano-Bicocca

2. La regolamentazione delle professioni educative e pedagogiche: verso l’ordine e gli albi

I mutamenti legislativi degli ultimi anni hanno creato un contesto nuovo alle professioni educative dell’extra scuola e dell’area socioeducativa. I vincoli normativi sui requisiti richiesti per l’accesso alla professione e la recente istituzione dell’Ordine ne sanciscono la definitiva appartenenza ai saperi dell’area pedagogica in termini istituzionali, culturali ed epistemici. La pedagogia generale e sociale non può ovviamente esimersi dal giocare un proprio ruolo di presenza e di protagonismo nell’analisi dei problemi e delle opportunità che questa fase si troverà a gestire e nella delineazione delle cornici deontologiche che orienteranno l’agire professionale di educatori e pedagogisti.

Chair: Domenico Simeone – Università Cattolica del Sacro Cuore

Position Paper: Paola Milani – Università di Padova, Alessandro Tolomelli – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Andrea Potestio – Università di Bergamo

3. Educazione onlife?

I tumultuosi sviluppi delle tecnologie dell’info-comunicazione e la fusione del digitale nell’analogico stanno producendo, secondo un rilevante filone culturale, una linea di demarcazione tra periodo storico e periodo iperstorico, nel quale non sarebbe più distinguibile (né ragionevole chiedersi) se si è online o offline, essendo l’unica condizione esistenziale quella dell’onlife. Tale scenario comporta una mutazione ontologica e prasseologica della dinamica educativa? Come il sapere pedagogico (a livello teorico, metodologico, pratico-operativo) può abitare tali cambiamenti, riproponendo in modo creativo e storicamente pertinente l’attenzione alla ricchezza della persona e delle relazioni sociali?

Chair: Paola Martino – Università di Salerno

Position Paper: Marinella Attinà – Università di Salerno, Michele Aglieri – Università Cattolica del Sacro Cuore, Cosimo Di Bari – Università di Firenze

4. Logiche e patiche della ricerca pedagogica

Il ruolo che l’elemento patico (il pathos accanto al logos) ha nell’indagine scientifica è stato vigorosamente valorizzato dall’epistemologia postpositivistica, dal pensiero della complessità e dalle epistemologie della differenza. In questa sessione si accolgono contributi di epistemologia pedagogica che indagano – a livello teorico o in riferimento a specifiche ricerche empiriche – se e in che misura “logica della scoperta” e “patica della scoperta” si intreccino nella ricerca pedagogica; e, inoltre, se e in che misura si possa parlare di una “giustificazione patica” accanto (o in sostituzione) alla “logica della giustificazione”. O è la stessa distinzione – di matrice positivista – tra contesti della scoperta e contesti della giustificazione a dover essere abbandonata nella ricerca pedagogica?

Chair: Stefano Oliverio – Università di Napoli “Federico II”

Position Paper: Silvia Demozzi – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Elisabetta Musi – Università Cattolica del Sacro Cuore, Anita Gramigna – Università di Ferrara

5. Pedagogie di genere: vivere e rispettare la varietà delle relazioni

Negli ultimi tempi, la parola patriarcato è tornata prepotentemente al centro del dibattito pubblico, in particolare a seguito degli stupri e dei femminicidi compiuti ai danni di ragazze e donne che hanno deciso di opporsi a stereotipi e squilibri di potere nelle relazioni tra i generi. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi cinquant’anni, ancora troppe persone subiscono violenze a causa dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale. Queste evidenze reclamano un ripensamento dei modelli educativi – formali, non formali e informali – che, fin dalla prima infanzia, condizionano i modi di pensare, di parlare, di vivere emozioni e relazioni. La riflessione pedagogica è chiamata ad elaborare nuovi strumenti per costruire alleanze intergenere e intragenere fondate sul confronto, sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione delle differenze in un’ottica di reciprocità, che sia davvero paritaria, inclusiva e democratica.

Chair: Giuseppina D’Addelfio – Università di Palermo

Position Paper: Anna Grazia Lopez – Università di Foggia, Giuseppe Burgio – Università di Enna “Kore”, Francesca Dello Preite – Università di Firenze

6. Educare tra radicamento e sconfinamenti culturali

La riflessione pedagogica ben conosce il complesso equilibrio dialettico tra bisogno di appartenenza e istanza di trascendimento, entrambi decisivi per il processo di soggettivazione. Tale relazione (sempre instabile e dinamica), in un tempo come il nostro (caratterizzato da inedite e crescenti forme di relazione interpersonale e interculturale) presenta nuove sfide e nuove possibilità di esperienza. Come ridisegnare, dal punto di vista della riflessione e delle pratiche educative, il rapporto tra legami e attraversamento dei confini, sfuggendo alle opposte retoriche delle “piccole patrie” e del radicale nomadismo esperienziale?

Chair: Rosita Deluigi – Università di Macerata

Position Paper: Agostino Portera – Università di Verona, Davide Zoletto – Università di Udine, Adriana Schiedi – Università di Bari “Aldo Moro”

7. Pedagogia e democrazia

La democrazia, oggi, come forma di governo presenta notevoli tratti di criticità. I sistemi autoritari, sempre più presenti nel panorama mondiale, si dichiarano, altresì, democratici perché il potere agli autocrati è dato mediante elezioni popolari. Le derive della democrazia chiamano direttamente in causa la riflessione pedagogica e i sistemi educativi. Il nesso tra pedagogia e democrazia è da sempre oggetto di attenzione da parte degli studiosi e richiede impegno costante per elaborare statuti epistemologici sempre più raffinati al fine sì di irrobustire la teoria pedagogica, ma anche, e soprattutto, per rintracciare pratiche educative e modalità ordinamentali che promuovano vera cittadinanza democratica e convivenza pacifica. In questa prospettiva, si sollecita la riflessione dei pedagogisti per alimentare di nuova linfa il delicato e complesso rapporto tra pedagogia e democrazia.

Chair: Riccardo Pagano – Università di Bari “Aldo Moro”

Position Paper: Massimo Baldacci – Università di Urbino “Carlo Bo”, Elena Madrussan – Università di Torino, Massimiliano Tarozzi – Alma Mater Studiorum Università di Bologna

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